sabato 22 settembre 2012

CAUSE DEI DISTURBI ALIMENTARI

Sono stati ipotizzati vari fattori che potrebbero causare l'insorgenza di disturbi alimentari:

  • cause biologiche : geni che rendono le persone più vulnerabili.
  • cause comportamentali : in particolar modo la dieta che pone  rigide regole sul cibo ma che può anche causare una  perdita di controllo.
  • salute emotiva :  le persone che soffrono di bassa autostima, perfezionismo, comportamento impulsivo, difficoltà di gestione della rabbia, conflitti familiari e  relazioni difficili possono essere maggiormente predisposti all'insorgenza di disturbi alimentari.
  • influenza della società: che propone dei canoni di immagine che prediligono la magrezza. ( magro = bello) 

sabato 25 febbraio 2012

COMPLICAZIONI DELLA BULIMIA

Le complicazioni dovute alla bulimia sono molteplici:
  • cospicua e permanente perdita dello smalto dei denti a causa del vomito ripetuto
  • ghiandole salivari ingrossate (parotidi)
  • callosità o cicatrici sul dorso della mano dovute al continuo sfregamento della mano contro l’arcata dentaria
  • patologie cardiache
  • irregolarità del ciclo mestruale o amenorrea (assenza del ciclo mestruale)
  • lacerazioni esofagee
  •  rottura gastrica
  •  aritmie cardiache

STUDI SULLA BULIMIA

La bulimia nervosa, letteralmente significa "fame da bue".


Si parla di questa malattia fin dall'antica Grecia; in antichi testi di medicina è possibile ritrovare una molteplicità di sinonimi per indicare il concetto di “fame morbosa”.


Il primo studioso che descrive con una certa accuratezza la bulimia è James che nel 1743 la definisce come disturbo che si manifesta con attacchi ripetuti di appetito insaziabile e con un' esagerata ingestione di cibo. 


Successivamente studiosi come Motherby (1785), e poi Hooper (1831), distinguono addirittura tre tipi di bulimia: 

  • il tipo caratterizzato dal puro eccesso alimentare, 
  • quello in cui l’abbuffata è seguita dal vomito 
  • quello in cui la crisi alimentare si associa alla perdita di coscienza.
Nel 1797 l’Encyclopaedia Britannica definisce la bulimia come un disturbo in cui il paziente ha un continuo e insaziabile desiderio di mangiare che, se non appagato, provoca svenimenti.

E' Blanchez che nel 1869 parla della bulimia come di una vera e propria sindrome e la  suddivide in due categorie:
  • cynorexia in cui è presente il vomito associato alla crisi,  
  • lycorexia nella quale è presente un accelerato transito intestinale del cibo che viene rapidamente espulso
Verso la fine del XIX secolo la bulimia è stata associata a disordini della sfera emozionale e mentale (nevrosi e psicosi).

Secondo Habermas (1989) la bulimia come la intendiamo oggi sarebbe comparsa non prima degli inizi del 1900 e avrebbe raggiunto una certa consistenza solo a partire dagli anni ’50 sia in combinazione che indipendentemente dall’Anoressia.





LA BULIMIA NERVOSA

La bulimia nervosa è un  disturbo del comportamento alimentare. E' caratterizzato da:

  • una tendenza autolesionista  per mezzo di una alimentazione smodata: ovvero la tendenza ad assumere ad assumere grandi quantità di cibo in breve tempo. Si prediligono cibi ipercalorici (dolci soprattutto)
  •  una ricorrente ossessione di tenere sotto controllo il proprio peso: per compensare le grandi "abbuffate" le persone che soffrono di questo disturbo mettono in atto "pratiche liberatorie" (vomito procurato, abuso di lassativi, diuretici, clisteri) o "pratiche non liberatorie" (come eccessive pratiche ginniche).
I medici ipotizzano la presenza della bulimia quando una persona assume almeno due pasti smodati alla settimana per almeno tre mesi.


venerdì 24 febbraio 2012

ANORESSIA E MODA

Le cause che portano all'anoressia sono numerose, e tra queste si è concordi nell'affermare che una delle principali sia il desiderio di adeguarsi a degli standard di bellezza che al giorno d'oggi presentano dei tratti esagerati di magrezza .


La moda non fa caso ai pericoli che provoca influenzando le giovani donne che si trovano quotidianamente a contatto con le modelle proposte di continuo dai mass media. 


Si viene così a creare una visione distorta per quanto riguarda i canoni di bellezza, considerando normale la magrezza eccessiva delle top model e spingendo le adolescenti a fare di tutto per assomigliare loro.


L'anoressia è diventata la nuova moda della società moderna e nuovo modello di femminilità. 


Poniamoci qualche domanda.

COMPLICAZIONI DELL' ANORESSIA

L' anoressia può avere gravissime complicazioni

COMPLICAZIONI CARDIOVASCOLARI:
  • bradicarcia: il battito cardiaco scende notevolmente, e aumentano i rischi di sincopi ed arresto cardiaco.
  • ipotensione: la pressione cardiaca è bassa e si può manifestare perdita di coscienza
ALTERAZIONI ENDOCRINE:
  • amenorrea: scomparsa della mestruazione
  • ipoglicemia: diminuzione dei livelli di glucosio nel sangue
ALTERAZIONI EMATOLOGICHE:
  • animia: dovuta alla mancanza di ferro
  • leucopenia: predisposizione ad un maggior rischio di infezioni dovuta alla malnutrizione
COMPLICAZIONI A LIVELLO OSSEO:
  • osteoporosi: arresto della crescita ossea in età prepuberale, è collegata alla scomparsa del menarca
COMLICAZIONI GASTROINTESTINALI:
  • rallentamento della funzione digestiva: che causa gonfiori, dolori ...
ALTERAZIONI NEUROLOGICHE:
  • alterazioni dell'elettroencefalogramma
ALTERAZIONI DERMATOLOGICHE
  • aumento della peluria
  • pelle secca e disidratata
  • colorito giallastro
MORTE: l'anoressia è la causa più frequente di morte tra le giovani donne. Si calcola una mortalità tra il 5% e il 15% dei casi se non trattata.

DATI SULL' ANORESSIA

L' Associazione Nazionale americana Anoressia Nervosa e Disturbi Correlati ha calcolato che soltanto negli Stati Uniti ci sono otto milioni di anoressici, dei quali l'86%  ha cominciato a soffrirne prima dei 21 anni.


In Italia il numero di casi di anoressia è aumentato vertiginosamente: infatti nel 1996 se ne contano 110.000, il doppio rispetto al 1988 quando se ne contavano 55.000.


 I dati statistici rivelano poi che questa malattia è presente con un numero maggiore di casi nei paesi ricchi e industrializzati, tra i quali il Giappone ha il record di queste sindromi.
In questi paesi si rileva che su 100 soggetti tra i 13 e i 25 anni, poco meno dell'1% soffre di episodi anoressici.
Tale malattia non è invece presente nei paesi sottosviluppati.


Questo disordine alimentare colpisce soprattutto le ragazze dai 12 ai 25 anni , l'85% delle quali non é sposata.


E' importante sottolineare che il fenomeno è in continua crescita, e se fino a poco tempo fa riguardava solo le persone provenienti dalla fascia medio-alta, ora esso colpisce anche i ceti più bassi.


 Inoltre anche la fascia di età si sta notevolmente allargando coinvolgendo, proprio negli ultimi anni, anche le bambine in età pre-puberale e le
 donne mature.



L'anoressia può venir definita una patologia quasi del tutto femminile con una percentuale del 90-95%. Proprio negli ultimi anni, però, i casi di anoressia maschile stanno aumentando.
Secondo il parere di vari pricologi si tratta di una malattia che colpisce maggiormente il sesso femminile perché:
  • la donna attribuisce maggior importanza al corpo rispetto all'uomo
  • è attraverso il corpo la donna esterna il proprio disagio, quando non è in grado di esprimerlo a parole
L'anoressia solitamente si manifesta nell'età adolescenziale in quanto proprio in questo periodo il soggetto vive più intensamente un turbinoso cambiamento dell'immagine corporea.